La storia della quinoa è molto antica, infatti le prime addomesticazioni delle piante sono state riscontrate ai tempi delle popolazioni precolombiane (Maya e Inca). La coltivazione è stata in gran parte abbandonata con l’arrivo dei conquistadores spagnoli che hanno rimpiazzato questa pianta con cereali europei (frumento e orzo), molto più produttivi. La quinoa è attualmente coltivata in tutta la regione andina, negli Stati Uniti, in Europa, Asia e Africa.
Per quanto riguarda le caratteristiche nutrizionali del seme, la quinoa è un alimento molto interessante per le sue qualità nutritive. È una fonte molto importante di proteine, ne contiene dal 12 al 18% a seconda della varietà, molto superiore alla media dei cereali tradizionali.
Molto più importante però è la composizione amminoacidica di queste proteine. Contiene infatti elevate quantità di lisina che è l’amminoacido limitante dei cereali, anche se la quantità presente non soddisfa pienamente gli standard FAO/OMS per la composizione amminoacidica ideale. La proteina della quinoa è comunque di alta qualità, in quanto riesce a soddisfare completamente i fabbisogni di amminoacidi per gli adulti e quasi completamente (90%) il fabbisogno per i bambini di età compresa tra i 2 e i 5 anni, nonostante la sua bassa digeribilità.